Dal 20 febbraio 2009 in libreria"La Loggia P2 è stata fondata da Eugenio Cefis che l’ha gestita fino a quando è rimasto presidente della Montedison.”Secondo una nota riservata del Sismi agli atti dell’inchiesta di Pavia del pm Vincenzo Calia.
“Forse l’abbattimento dell’aereo di Mattei è stato il primo gesto terroristico nel nostro Paese.”Amintore Fanfani.
“Per me i partiti sono come taxi. Salgo, pago la corsa e scendo.”Enrico Mattei.
Eccolo il mistero italiano. Il giornalista De Mauro e lo scrittore Pasolini avevano in mano le informazioni giuste per raccontare la verità sul
volto oscuro del potere in Italia, con nomi e cognomi.
Erano gli anni Settanta.
Il primo stava preparando la sceneggiatura del film di Francesco Rosi sulla morte di
Enrico Mattei, il presidente dell’Eni che osò sfidare le compagnie petrolifere internazionali. Il secondo stava scrivendo il romanzo
Petrolio, una denuncia contro la destra economica e la strategia della tensione, di cui il poeta parlò anche in un famoso articolo sul “Corriere della Sera” (
“Cos’è questo golpe”).
De Mauro e Pasolini furono entrambi ammazzati. Entrambi avrebbero denunciato una verità che nessuno voleva venisse a galla: e cioè che con l’uccisione di Mattei prende il via un'altra storia d'Italia, un intreccio perverso e di fatto eversivo che si trascina fino ai nostri giorni. Sullo sfondo si staglia il ruolo di Eugenio Cefis, ex partigiano legato a Fanfani, ritenuto dai servizi segreti il vero fondatore della P2. Il
"sistema Cefis" (controllo dell’informazione, corruzione dei partiti, rapporti con i servizi segreti, primato del potere economico su quello politico), mette a nudo la continuità eversiva di una classe dirigente profondamente antidemocratica.
Le carte dell’inchiesta del pm Vincenzo Calia, conclusasi nel 2004, gli atti del processo De Mauro in corso a Palermo, nuove testimonianze (tra cui l’intervista inedita a Pino Pelosi, che per la prima volta fa i nomi dei suoi complici) e un’approfondita ricerca documentale hanno permesso agli autori di mettere insieme i tasselli di questo puzzle occulto che attraversa la storia italiana fino alla Seconda Repubblica.
Profondo nerodi Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza
Chiarelettere editore
Collana: principioattivo
Pagine: 295 - euro 14,60
Leggi la rassegnaAcquista il libroLe presentazioni 10 marzo - Roma, la Feltrinelli via V.E. Orlando 78/81 - ore 18
Giuseppe Lo Bianco, Sandra Rizza e Sandro Provvisionato presentano
Profondo nero.
1 aprile - Perugia,
Festival internazionale del giornalismo, Sala Ex Borsa Merci - ore 19.30
Giuseppe Lo Bianco, Sandra Rizza e Bernhard Pfletschinger presentano
Profondo nero.
Modera: Andrea Purgatori.
Gli autoriGiuseppe Lo Bianco è caposervizio all’Ansa di Palermo. Ha scritto anche per “Il Giornale di Sicilia” e “L’Ora” e oggi collabora con “L’espresso” e “Micro-Mega”.
Sandra Rizza ha lavorato come cronista giudiziaria all’Ansa di Palermo. Ha esordito a “L’Ora” e scritto anche per “Panorama”, “La Stampa” e “il manifesto”. Oggi collabora con “L’espresso” e “MicroMega”.
Insieme hanno scritto Rita Borsellino.
La sfida siciliana (2006) e
Il gioco grande. Ipotesi su Provenzano (2006), pubblicati da Editori Riuniti. Sono autori de
L’agenda rossa di Paolo Borsellino (Chiarelettere 2007, tre edizioni, 25.000 copie).